I dati che concorrono alla costruzione degli indici mensili dei prezzi al consumo sono raccolti attraverso due distinte rilevazioni: la rilevazione territoriale, condotta dagli Uffici comunali di statistica, che nel 2017 riguarda il 72,7% dei prodotti, e quella centralizzata, effettuata direttamente dall'Istat, relativa al 23,6% dei prodotti del paniere. A queste due modalità si aggiunge l'utilizzo di una fonte amministrativa, la base dati MISE per i prezzi dei carburanti (pesano per il 3,7% sul paniere), a copertura dell'intero territorio nazionale. Nel 2017 sono 80 i comuni (18 capoluoghi di regione, 61 capoluoghi di provincia e un comune con più di 30.000 abitanti) che concorrono al calcolo degli indici per tutti gli aggregati di prodotto inclusi nel paniere. Sono invece 16 i comuni che partecipano al calcolo degli indici per un sottoinsieme di prodotti del paniere riferito alle tariffe locali (fornitura acqua, raccolta rifiuti, raccolta acque reflue, gas di rete per uso domestico, trasporti urbani, taxi, mense scolastiche, nido d'infanzia comunale, ecc.) e ad alcuni servizi locali (manifestazioni sportive, cinema, spettacoli teatrali, istruzione secondaria superiore, mense universitarie, ecc).